Recensione “La prima estate” di S. L. Arche

 

 

 

 

 

 

Dopo un inverno difficile, Lukas può finalmente godersi l’estate in Toscana prima di iniziare l’Università.

Lo attendono il mare, notti all’insegna di alcool e divertimenti e Andreas, il suo migliore amico di sempre.

I piani di Lukas però prendono una direzione inaspettata quando conosce Luca, improvvisamente entrato a far parte della sua famiglia.

Odio, rabbia e desiderio si mescolano in una estate fatta di tuffi, baci e segreti.

Un irragionevole amore per il suo sangue contrario che cambierà Lukas per sempre.

Ho riflettuto qualche giorno prima di scrivere la recensione di questo libro d’esordio. O meglio, prima di scrivere quella definitiva. Ne ho scritto una prima versione dettata solo dall’istinto, una seconda più distaccata e nessuna delle due andava bene, nessuna delle due conteneva ogni mia riflessione su questo libro. Ci riprovo…

Prima di tutto,  un personale complimento all’autore. Solitamente il giudizio sullo stile, sulla narrazione, lo dò sempre alla fine ma questa volta mescolo le carte e inizio da lì, perché è proprio quella narrazione così immediata, con uno stile che a volte è una carezza e altre un graffio profondo, a farti amare così profondamente questa storia.

S.L. Arche ci prende per mano e ci porta sulle spiagge toscane, facendoci sentire quasi come se fossimo lì anche noi. Ci porta a conoscere Lukas e Luca, detto Lou (proprio per distinguerli… l’anima nera separata dall’anima bianca.

“Magari somigliassi anche solo per una goccia di sangue a tuo fratello.”

È questo che Lukas si sente dire dopo aver scoperto dell’esistenza di Luca. Lou appare fin da subito come il suo esatto opposto. Dove Lukas è freddo, viziato, calcolatore, Lou è dolce, gentile, è il figlio modello. Quel figlio che Lukas non è mai stato e forse neppure potrà mai essere, perché la sua rabbia e la sua solitudine bruciano dentro come un vulcano pronto ad eruttare.

Lukas è uno di quei personaggi che odi e ami allo stesso tempo, lo vorresti prendere a schiaffi e poi stringerlo forte tra le braccia e proteggerlo da quella famiglia che non lo ha amato abbastanza, che lo ha considerato un errore.

E sono la rabbia e la gelosia per un figlio invece amato, la sua controparte, il suo “sangue contrario”, che lo fanno avvicinare a Lou. Il bisogno di fargli male per ottenere quello che vuole, per far del male a quel padre per cui non è mai stato altro che una seccatura.

Ma il destino, si sa, è beffardo…

La notte mi arrovellavo nel ricordo della sua bocca e aspettavo solo di rivederlo per averne ancora. Poi mi sballavo e tutto si confondeva per poi svanire ancora.

Lukas si ritrova intrappolato tra vendetta e amore, tra odio e bisogno di avere Lou accanto a sé. Scopre se stesso e ci fa i conti quando il cuore si svuota di tutto lasciandolo solo e consapevole forse per la prima volta nella sua vita. Un percorso doloroso, una presa di coscienza di sé in cui ogni cosa viene infine rimessa in discussione, perfino l’amicizia con Andreas.

Un finale dolce ma dal retrogusto amaro perché la strada di Lukas e Lou è in salita, è ancora da costruire, un finale che però apre il cuore alla speranza, perché quando c’è l’amore ogni cosa può essere possibile…

La mia vita da fuori sembra un gran casino, ho molte cose ancora da chiarire, domande a cui dare una risposta o situazioni da definire; riappacificarmi con mio padre e affrontare impegni quotidiani che mai avevo considerato, ma finché sono qui, fra queste onde di cotone bianco insieme a Lou, tutto può essere lasciato fuori e aspettarci alla porta, come il giorno che inizia ad illuminare le spiagge ormai vuote.

Un libro che ti scava dentro, ti strazia e ti consola e tu non puoi fare altro che lasciarti cullare dalle sue onde e amarlo.

Sensualità: 

Recensione:

Editing:

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