Recensione “La lunga strada tortuosa” di TJ Klune

 

 

 

 

Seguito di L’arte di respirare

La famiglia non è sempre definita dal sangue, ma da coloro che ci rendono completi e contribuiscono a costruire la nostra identità.

In questa storia ormai giunta alla fine, Bear e Otter saranno messi alla prova come mai prima.

Una ragazzina che non ha un altro posto dove andare bussa alla loro porta.

Una telefonata improvvisa comunica novità inaspettate.

Un fratello torna finalmente a casa dopo aver imparato a camminare da solo.

E, mentre questi tre elementi convergono, le vite di tutti subiranno una svolta dalla quale sarà impossibile tornare indietro.

Cominciando con Un insolito triangolo e proseguendo con La nostra identità e L’arte di respirare, TJ Klune ci parla di famiglia e affetto fraterno, di amore e sacrificio. In questo capitolo finale, gli eventi del passato servono a lastricare la lunga e tortuosa strada che porta a un futuro che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.

La famiglia di sangue (o per scelta) non sempre è perfetta e la vita, per quanto ti metta a dura prova, ha sempre qualcosa da insegnarti, ma se hai coraggio riuscirai sempre a rialzarti…

Dopo questa strada lunga e tortuosa abbiamo dovuto lasciar andare questi ragazzi, con profonda tristezza ma sapendo che la vita per loro dopo tante peripezie finalmente ha preso una svolta positiva.

Ho amato Bear questo ragazzo piegato dalla vita, ma che dopo tanti sacrifici ha trovato Otter, un giovane che dà speranza e solidità .

Bear e Otter si sono ritrovati ad affrontare la disintossicazione del fratello Ty e a dover affrontare una paternità con gravidanza surrogata.

Ty finalmente si è lasciato la tristezza alle spalle e ha imparato a camminare da solo.

Ho una bambina di 8 anni e leggere il momento in cui la madre abbandona Ty nelle mani di Bear di soli 18 anni per seguire un uomo mi ha dato una pugnalata, pensare a questi due ragazzi soli al mondo ad affrontare mille avversità mi ha fatto restringere il cuore, ma salutarli sapendo che sono riusciti nonostante tutto a prendere in mano le redini della propria vita mi ha reso felicissima…

Il libro è molto scorrevole, la traduzione è perfetta; ci sono momenti in cui ridi, altri super commoventi e talvolta dei soliloqui un po’ pesanti ma cmq una storia da leggere che ti dà molto da pensare.

La consiglio dopo la lettura degli altri 3 volumi precedenti: Un insolito triangolo, La nostra identità e L’arte di respirare.

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