Recensione “La lettrice” di Tracy Chee

trama

Sefia sa cosa significa dover sopravvivere. Dopo che il padre è stato brutalmente ucciso, è fuggita con la misteriosa zia Nin, che le ha insegnato a cacciare, seguire le impronte e rubare. Ma quando Nin viene rapita, Sefia rimane completamente sola. L’unico indizio che può aiutarla a ritrovare Nin è uno strano oggetto rettangolare che il padre ha gelosamente custodito fino al giorno della sua morte. Un manufatto mai visto prima, di cui nessuno le aveva mai parlato, perché nel mondo in cui è nata e cresciuta la lettura è un’attività proibita. Con l’aiuto di questo libro e di un ragazzo che nasconde oscuri segreti, Sefia cercherà di salvare la zia Nin e scoprire che cosa sia realmente accaduto il giorno in cui suo padre è stato ucciso. Con un meraviglioso alternarsi di storie di pirati, duelli di cappa e spada e assassini spietati, La lettrice è un’avventura raccontata in modo magistrale da uno straordinario nuovo talento.

recensione

Spettacolare.
Così voglio iniziare la mia recensione.
Da non amante del fantasy, riuscire a trovare un libro del genere, che non solo mi entusiasma ma che mi fa venire voglia di leggere questa avventura all’infinito, direi che rappresenta per l’autrice un successo inaspettato.
E per me una meravigliosa sorpresa.
Inizio subito confessando che ho scelto di leggere questo libro perché attratta dal titolo.
Essendo io una lettrice compulsiva e patologica, mi sono praticamente sentita presa in “causa”. Mi è poi bastato dare un’occhiata alla trama per capire che questa storia era perfetta per me .
Un mondo in cui leggere e scrivere sono vietati, e puniti addirittura con la morte, è per me il posto perfetto in cui trasgredire la legge e rischiare perfino di morire.
L’autrice ci racconta la storia di questa dolcissima ragazza molto speciale che ha perso sua madre e suo padre proprio perché in possesso di un libro. Ma perché non è ammesso leggere? Semplice, perché la lettura è una fonte di magia (e devo ammettere che è davvero così, in effetti).
La ragazza si trova a fuggire insieme a sua zia, una donna che è un fabbro eccezionale, una ladra esperta e una nonnina super protettiva dalle inaspettate risorse.
Dopo il rapimento della zia Sefia si troverà da sola con questo libro, apparentemente un’arma tra le più pericolose che possano esistere in quel luogo.
E nascosta su un albero, sfoglierà queste pagine, un ammasso di carta con dei disegni incomprensibili e inspiegabili, e il bello è che il libro nelle mani del lettore contiene perfino pagine di “quell’altro” libro, proprio per rendere il tutto ancora più reale, un’esperienza unica e magica .
Con quelle pagine tra le dita, che sfoglierà fino a farsi sanguinare i polpastrelli, Sefia ricorderà i giochi che faceva con la mamma, che all’epoca apparivano come divertimenti innocenti e bizzarri ma che in realtà erano una segreta introduzione alla lettura, e tra quei flebili ricordi e il desiderio di Sefia che il libro le rivolga la parola, la magia avviene e Sefia imparerà a leggere, e il libro le racconterà tutta la storia. Inizia così un’avventura magica e mistica, fatta di un viaggio tra le meraviglie della fantasia. Ci saranno una serie di crimini, di assassinii, una serie di battaglie all’ultimo sangue, ci sarà il mare e ci saranno i pirati. Ebbene sì, sono queste le fantastiche avventure che Sefia e il suo compagno di viaggio, chiamato l’Arciere, un giovane coraggioso al quale è stata tolta la parola, un marchiato, tenendosi per mano vivranno insieme, condividendo magia e incanto da togliere il fiato.
Un libro che racconta una storia nella storia.
Non voglio togliervi il gusto di scoprire da soli ciò che l’autrice ci rivela nell’introduzione all’interno di questo romanzo, c’è un libro che contiene un messaggio per il lettore che dovrà scoprirlo leggendo tra le righe (nel vero senso della parola).
C’è la storia d’amore sì, ma questo libro non è assolutamente da considerarsi un romance bensì un fantasy, ricco di avventura e che rappresenta un’esperienza di lettura unica.
La fantasia non ha confini ma quella dell’autrice non ha assolutamente limiti.
Bello davvero, leggendolo mi sono sentita parte di quell’immaginario fantastico e, se prima pensavo che i fantasy fossero noiosi e prevedibili, be’, sono felice di ammettere che mi sbagliavo e che chi sa fare buon uso delle parole unite alla fantasia può raggiungere davvero le vette più elevate della perfezione.
Solo nel finale ho scoperto che si tratta di una serie e, nonostante io non ami nemmeno le saghe (sono un caso patologico, lo so), giuro che non mi perderò nemmeno uno dei prossimi volumi.

Sensualità:

cuori2

Recensione:

FirmaMarinaB

Editing:

mandy

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