Recensione “Jacques Montmorey – Le Chauffeur 2” di Cathlyn B

trama

L’autista Jacques Montmorey lavora ormai da sei anni nella società multinazionale di proprietà della famiglia di Jacques Fauré-Meyer, il ragazzo a cui aveva fatto da autista e guardia del corpo undici anni prima.

J.M. ha fatto carriera: è diventato responsabile della sicurezza sotto la direzione di Audrey. Eppure il suo ufficio è comunicante con quello dell’erede della società, avviato a una brillante carriera di CEO.

Ma dopo anni di fedeltà lo spirito solitario e avventuroso e il desiderio di provare ancora l’adrenalina scorrere nel sangue, portano Jacques a provare un vago senso di insofferenza per la sedentarietà e per il lavoro monotono e il desiderio per una vita più avventurosa e al limite della legalità.

Responsabile di questa insofferenza sono la gelosia di Jacques Fauré-Meyer e l’incontro con un vecchio istruttore militare che gli propone di lavorare con lui come Contractor.

recensione

Questo romanzo si riallaccia alla storia precedente, può essere apprezzato anche senza aver letto il primo volume, poiché l’autrice rende la storia semplice da seguire.
Lo “Chauffeur” è l’autista di un uomo ricco e influente, con il quale ha una relazione sessuale e sentimentale da molto tempo. Non ha una sua vita, vive nell’ombra del suo datore di lavoro e nessuno è a conoscenza della loro relazione, anche se il ruolo di autista e guardia del corpo in alcuni casi sembra una presenza morbosa e non necessaria.
L’uomo d’affari ha una vita felice accanto ad una moglie che adora, ma quello che c’è tra lui e il suo autista è qualcosa di forte, una sorta di schiavitù amorosa: entrambi hanno bisogno della vicinanza reciproca per essere sereni.
Lo Chauffeur vorrebbe di più, spera nella possibilità di una relazione alla luce del sole, che un giorno l’uomo che ama riesca a liberarsi del blocco che gli impedisce di essere ciò che realmente è.
Una vecchia conoscenza dell’autista, risalente al periodo militare, si ripresenta facendogli una proposta allettante: fare da istruttore ad un gruppo di mercenari da addestrare in Russia.
Non vorrebbe stare lontano dal suo uomo, ma è stanco di essere la sua
ombra, il suo segreto, sente il bisogno di sentirsi libero e di rimettersi in gioco. Grazie ad una perdita di informazioni nella la società per cui lavora, sta subendo delle grosse perdite e la necessità di usare le sue conoscenze per aiutare il suo amante lo portano ad accettare un compromesso in cambio di aiuto per scoprire la talpa che lavora alla interno della società.
Lo Chauffeur dovrà partire per un lungo periodo e il suo amante si sentirà perso, spiazzato da questa scelta.
Riusciranno a trovare il modo per vivere alla luce? L’isteria e lo smarrimento di lui, venuto a conoscenza della decisione del suo amante, gli faranno fare dei passi falsi che accenderanno dubbi e conferme sulla relazione tra i due. Spesso però certi squilibri sono necessari per capire davvero quali sono i nostri sentimenti.
Scritto in maniera semplice, non volgare, presenta scene di sesso esplicite ma non troppo grafiche. Si respira per tutta la lettura l’ansia, la frenesia e la sofferenza di questo amore, di questa dipendenza assurda.
Avrei avuto voglia di prendere a sberle la segretaria un po’ troppo “oca giuliva”, ma il suo essere così noiosa, petulante, volgare e un po’ sgualdrina (perdonatemi l’ardire) era essenziale, e ha dato quel pizzico di intrigo in più in un romanzo in cui la storia d’amore è troppo forte e troppo triste.
Lo Chauffeur meriterebbe un amore più libero e più sereno. L’uomo per cui lavora, ricco e viziato, meriterebbe di essere abbandonato al suo destino.
Ma l’amore non segue mai la ragione, e chi vive due vite non ne vive appieno nemmeno una.

Sensualità:

3 cuori rosso

Recensione:

FirmaMarinaB

Editing:

pandora

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