Recensione “Intoccabili” di Valerio La Martire

trama

Il 26 dicembre 2013 un bambino di due anni si ammala a Meliandou, un remoto villaggio della Guinea. Inizia così la più grave epidemia di Ebola mai affrontata dall’umanità. Roberto, un medico italiano, decide di partire per una missione con Medici Senza Frontiere che lo metterà di fronte a orrori che non avrebbe mai immaginato, a scontrarsi con difficoltà e scelte di cui porterà il peso per tutta la vita. Intoccabili è l’emozionante testimonianza di un operatore umanitario che, insieme a tanti colleghi, ha deciso di mettersi tra l’Ebola e le sue vittime. Una storia vera, inaspettata e unica, un viaggio in un inferno dal quale nessuno è uscito indenne. Nemmeno quelli che ce l’hanno fatta.

 

recensione

 

Sono diversi anni che mi diverto a fare la Blogger ed è la prima volta che, dopo due ore passate a fissare il foglio bianco davanti a me, non so cosa dire. O meglio, saprei cosa dire, ma non riesco ad esternare quello che provo in questo momento.

Dalla trama avrete capito tutti di cosa tratta il libro in questione, ma posso assicurarvi che la parola “Intoccabili” assumerà un significato totalmente diverso da quello che ci hanno insegnato.

Nel boom mediatico di quel periodo tutti noi abbiamo capito che cosa stava succedendo in un continente  non così lontano da noi, hanno provato a spiegarci in cosa consisteva quel virus chiamato “Ebola”, ma io per prima, come penso molti di voi, non mi sono mai fermata a pensare a cosa stava veramente succedendo dietro le quinte, per chi come me vedeva tutto da uno schermo, e in prima linea per chi combatteva contro i mulini a vento, contro una malattia senza speranza, contro una piaga che portava morte e distruzione.

Ebbene sì, anche io in quegli anni mi sono sentita “Intoccabile”, è un paese distante, non mi riguarda. Dopo aver letto le parole di Valerio posso solo dire “beata ignoranza”, la mia prima di tutto, quella dei media che lasciano trasparire solo ciò che è “lecito” e quella che suddivide tutto in classi sociali anche di fronte alla morte. Dopo quasi diciotto anni in 118 pensavo di essere preparata in qualche modo a quello che sarei andata a leggere, mi ero crogiolata sul fatto di aver visto tanto rispetto ad altre persone, ma niente mi aveva preparato al racconto di morte, sofferenza e impotenza nascoste tra le pagine di un libro.

Un racconto che ti mette in prima linea, che ti fa sentire un essere “piccolo” rispetto a persone che rischiano la vita per salvarne altre, persone che si porteranno dietro le conseguenze del loro lavoro per tutta la vita, persone che sono state “Intoccabili” per lunghi mesi e che nonostante tutto hanno continuato a combattere.

Valerio è uno scrittore capace di farti provare sulla tua pelle le stesse sensazioni ed emozioni dei protagonisti dei suoi libri, lo fa normalmente con i libri fantasy, immaginatevi cosa sia stato capace di fare questa volta che aveva tra le mani una storia vera. Una storia di una guerra, perché non tutte le guerre vengono combattute con le armi, ma lasciano indietro lo stesso senso di desolazione, morte e paura.

Ammiro queste persone, ammiro chi come loro riesce ad andare avanti e ritornare di volta in volta in luoghi dove per quanto tu possa fare il senso di essere impotente prevale comunque su tutto.

 

Recensione: FirmaIceAngel2

Editing: Ele

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