Recensione “In sella col diavolo” di K.A. Merikan

 

 

 

 

-Quale idiota metterebbe le mani addosso al figlio del presidente?-

Denti. Vice presidente del Coffin Nails Motorcycle Club. Votato alla vendetta. L’ultima cosa che gli occorre è una marchetta a cui fare da babysitter. Lucifer. Caduto. Smarrito. Solo. Dopo un’infanzia desolata e all’insegna degli abusi, seguita dal suicidio della madre, Lucifer si è ritrovato solo al mondo, costretto ad arrabattarsi per andare avanti giorno dopo giorno. Suo padre, presidente del Coffin Nails Motorcycle Club, non gli ha mai prestato né attenzioni né affetto. Per questo, quando i Nails si presentano al locale dove lavora come spogliarellista e tuttofare, l’ultima cosa che Lucifer si aspetta è di finire sotto la custodia di Denti, il vice presidente del club, famoso per i suoi spietati interrogatori. L’uomo è la bestia più sexy che il ragazzo abbia mai visto, ma è anche più vecchio ed eterosessuale – insomma, un prurito che Lucifer non ha speranze di grattare. La vita di Denti è finita dodici anni fa, col brutale omicidio del suo ragazzo. La polizia non ha mai trovato i colpevoli, e tutte le piste si sono rivelate vicoli ciechi; ostinato nel perseguire la propria giustizia, e intenzionato a ritrovare la pace, l’uomo si è unito ai Coffin Nails. Peccato che ad anni di distanza, il caso rimanga aperto, e il fuoco della vendetta continui a consumarlo. Finché di punto in bianco, Denti non si ritrova a fare da babysitter a un adolescente che nasconde ferite profonde e ha un talento per la fuga. Si è ripromesso di non affezionarsi mai più a nessuno, ma il ragazzino, così sfacciatamente gay, ha bisogno della sua protezione per sopravvivere nel club dei Nails. E ogni giorno che passa, Denti si sente più attratto da quegli occhioni blu… Ma è fuori questione andare a letto col figlio del presidente, anche quando diventa evidente che quella fra loro non è una semplice attrazione fisica. Quello che Denti non sa è che Lucifer potrebbe anche essere la chiave per trovare la pace mentale che tanto disperatamente insegue.

ATTENZIONE Contenuti espliciti: versamenti di sangue, sesso, parolacce, violenze di vario tipo. Uso inappropriato di strumenti dentistici e latte. Temi: prostituzione, centauri fuorilegge, crimine organizzato, omofobia, problemi famigliari, coming-out, punizioni corporali, trafficanti d’organi, differenza d’età, ferite da guarire.

 

 

Bene, inizio con il dirvi che se avete lo stomaco debole o se non siete propensi per letture dark, allora questo non è un libro che fa per voi.

Ve lo dico sin da subito in modo che possiate decidere se leggerlo o meno e così anche la recensione.

Ho sempre amato l’ambientazione dei club motociclisti alla Sons of Anarchy e sinceramente, tutto l’ambiente trasportato nel mondo LGBT non ha fatto altro che accrescere il mio entusiasmo.

Sicuramente non è un libro facile, giusto per passare due ore, alcune scene sono violente e crude, ma la nota dolce dell’amore è sempre nell’aria.

Ho amato Denti, duro forte potente, ma che per amore è disposto a uccidere senza guardarsi alle spalle nemmeno per una volta. Per amore è disposto a tutto, e quell’amore che prova per Lucifer, ti riempie gli occhi di lacrime.

Con Lucifer le lacrime non mi hanno riempito solo gli occhi, ma sono scese. Non augurerei a nessuno un passato come il suo, solo, abbandonato da tutti, chi per pregiudizio, chi perché non ha capito o ha fatto finta di non capire. Un passato che spesso, anzi quasi sempre direi, detta ancora le sue leggi sul presente e sul futuro del ragazzo. Scelte sbagliate, pronto a fuggire alla prima difficoltà e i problemi a fidarsi sono i tratti principali di Lucifer, che cambiano radicalmente con l’arrivo di Denti.

Lo sfondo BDSM della loro storia fa da contorno a un bellissimo romanzo che ti tiene incollato alle pagine fino a che non compare la scritta fine.

Sicuramente aspetterò con ansia l’uscita del prossimo, perché i Coffin Nails sono entrati di diritto a far parte del mio cuore!!!

Ben scritto e ben tradotto, per cui complimenti alla traduttrice!

 

Sensualità:

 

Recensione di: 

 

Editing di:

 

 

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