Recensione “I figli di Danu, il richiamo” di Melissa Pratelli

 

 

 

 

 

 

 

Penelope Lee Johnson e una ragazza di 16 anni che, a causa di una situazione familiare difficile e del suo desiderio di entrare ad Oxford, decide di trasferirsi in un piccolo paesino scozzese, dove si trova una delle scuole più prestigiose del Regno Unito. Li, la giovane farà la conoscenza di tre ragazzi, i MacIntyre, che appartengono ad una ricchissima e misteriosa famiglia di Edimburgo. Lee instaurerà un legame molto forte con loro, un legame che sembra avere del sovrannaturale e che la spinge ad indagare, al fine di scoprire qualcosa in più su quella famiglia piena di riserbo. La ragazza si ritroverà poi a dover affrontare una scioccante verità che riguarda i suoi amici, il cui segreto affonda le proprie radici in un lontano passato e del quale la stessa Lee sembra fare parte, mentre una minaccia ancora ignota incombe su di lei. (I Figli di Danu Saga Vol.1)

Lee è una ragazza con tutte le emozioni tipiche della sua età: incoscienza, coraggio e una certa dose di goffaggine, in fuga dalle continue liti tra i genitori. Sceglie di frequentare una scuola preparatoria, che le consentirà di frequentare Oxford, sita in un minuscolo paesino della Scozia dove conosce due strani fratelli, Benjamin e Nathaniel, e il loro grande segreto. Una maledizione gravita sull’intera famiglia dei suoi amici da secoli ed è nella notte di Beltane che il gruppo di ragazzi, che nel frattempo si è unito in un intreccio di amore e amicizia, viene attaccato, dal nemico comune. 

Il libro, scritto tutto in prima persona, si alterna tra la visione di Lee e di Nathaniel, è scorrevole e porta il lettore all’interno di una vecchia scuola, tra compagni di classe e lezioni noiose. Attorno alla protagonista la storia ruota a ritmo alterno, passaggi lenti e pigri si alternano a sprazzi di vivacità. Anche i co-protagonisti soddisfano appieno il loro ruolo; il romantico Ben, il serio Nath, la forte Christine, il protettivo Riley, l’enigmatico Andrew, la solare Devon, vengono analizzati nelle loro perplessità, paure e insicurezze.

Un po’ inconsistente il cattivo di turno, in quanto è sempre ai margini, presente solo nei pensieri dei ragazzi come uno spauracchio, ma non interagisce quasi per niente se non all’ultimo ….

Nel complesso la trama è ben congeniata, gli eventi s’incastrano tra loro come i pezzi di un puzzle e non dovrebbe mancare nella biblioteca degli appassionati del genere.

… Scosse la testa, le sopracciglia aggrottate e l’incredulità dipinta sul suo viso. « E non potevi dirmelo ? »

Sorrisi, imbarazzato. « Non volevo pensassi che sono un idiota, insomma tu hai quest’immagine impeccabile di me e non volevo capissi che casino sono in realtà. »  (cit.)

Giudizio più che Ottimo, lo consiglierei senz’altro.

Sensualità: 

Recensione: 

Editing: 

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