Recensione “Ho sempre voluto te” di Marta Savarino

 

 

 

 

 

 

Esiste una donna che non si è mai innamorata del suo migliore amico?

Anna è oggi una giornalista molto attraente, in apparenza sicura di sé ma, nel suo intimo, fragile e imbranata, ed è la prova vivente che un uomo e una donna non possono essere amici. Neanche in un romanzo. Specialmente se il migliore amico in questione è un danese, alto uno e novanta, biondo e con il fisico da nuotatore.

Aksel e Anna sono cresciuti insieme e la timida ragazza, da sempre innamorata dell’amico, a diciott’anni si dichiara. Ma Aksel le rivela una verità scomoda e inaspettata. È gay.

I due si separano: il giovane va in Danimarca e la ragazza rimane a Torino. Passano quattordici anni e un giorno la sorte li fa incontrare di nuovo. Anna si è trasformata da brutto anatroccolo in cigno e anche Aksel è un giornalista, di successo e dal fascino ancora più marcato rispetto all’adolescenza. Ma nasconde un segreto, una realtà difficile da condividere anche con la sua migliore amica della giovinezza.

E quando l’amore non trova strade facili, quale miglior aiuto può arrivare se non la solidarietà femminile?

Elisabetta e la giovane Victoria, appartenenti a due generazioni diverse, trameranno insieme perché l’amore trionfi. E dopo svariati ostacoli, bugie e segreti, la romantica Copenaghen innevata farà da sfondo a un finale a sorpresa. Perché, come dice Anna, “l’importante, dopotutto, è il finale”.

 

Niente di meglio in vacanza che finire di leggere un libro con il sorriso sulle labbra.

Ecco questo è “Ho sempre voluto te”, un romanzo contemporaneo che tratta di amori e fraintendimenti, che fa sorridere e scorre veloce e leggero.

Non nascondo che avrei voluto prendere a testate i protagonisti per il loro orgoglio e stupidità talvolta, ma ci sta: una storia deve coinvolgerti per piacerti, e i ragazzi che animano questo romanzo diventano amici del lettore.

Anna è rimasta l’eterna insicura e si vede ancora brutta e sfigata, nonostante sia diventata una gran bella ragazza anche se la vita le ha riservato “picche” da parte degli uomini che ha amato: il primo ragazzo di cui si è innamorata è fuggito all’estero e il marito l’ha lasciata per una donna più giovane. Lei si ritrova con un pugno di mosche e una gatta come coinquilina.

Aksel è il bello nordico da capogiro che ha dovuto prendere le distanze da Anna, sua amica di infanzia, per occuparsi di qualcosa di più importante.

Il segreto nascosto da Aksel viene alla luce prepotentemente e inaspettatamente complicando il riavvicinamento fra i due dopo tanti anni. Ma lo stesso segreto si rivelerà la carta vincente per far trionfare i buoni sentimenti.

 

Consiglio questo romanzo come lettura fresca e frizzante, per non annoiarsi e per innamorarsi delle debolezze dei protagonisti.

 

Sensualità: 

Recensione: 

Editing: 

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