Recensione “FIRST TIME. PER LA PRIMA VOLTA” di Abigail Barnette

 

 

 

 

 

 

Ian Pratchett ha appena divorziato e ha perso ogni speranza nei confronti dell’amore. Non riesce a capire come si sia ritrovato incastrato con Penny Parker. Instancabile ottimista, fortemente superstiziosa e priva di esperienza sotto le lenzuola, Penny è tutto ciò che Ian non è. Ma quando tra di loro scocca la scintilla, Ian intravede la possibilità di una vita a cui pensava di aver rinunciato per sempre… con una donna che non si sarebbe mai aspettato.
«Il racconto di come nasce e si evolve la relazione tra Ian e Penny è perfetto! È scritto magnificamente e con il calore necessario. Mi piace molto lo stile di Abigail Barnette. È in grado di rappresentare perfettamente scene romantiche con le parole più giuste!»

 

Ian e Penny: due persone che più diverse non si possono immaginare… eppure quando Cupido scocca la sua freccia non c’è niente da fare. Ian è un uomo di 53 anni, da poco divorziato, senza figli che invece avrebbe tanto voluto, una solida posizione come socio fondatore di una società di architetti e irlandese cattolico molto praticante. Penny invece ha soli 22 anni, da poco scaricata dal fidanzato, segretaria in un ufficio senza possibilità di carriera, atea.

Un appuntamento al buio li fa incontrare, un appuntamento che direi ha esito quasi disastroso, nel senso che entrambi non sono capaci di dare il meglio, cosa che in genere si fa ai primi appuntamenti, anzi sono pessimisti sul futuro. Vedono tutte le differenze che sembrano insormontabili e non si sentono all’altezza l’uno dell’altra. Ian si sente troppo vecchio e poco piacevole per una bella ragazza come Penny e Penny si sente inferiore economicamente e come capacità rispetto a Ian.

Nonostante tutto però decidono di rivedersi perché stanno bene insieme, c’è qualcosa che nell’altro li attira e piano piano si conoscono, si avvicinano, fino a compiere quel primo passo verso una vera relazione: un bacio. Piccoli passi, molto rispetto, ascolto, dolcezza, tenerezza, e il gioco è fatto. Certo poi nascono anche i problemi interni alla coppia e anche esterni e si vedrà se il rapporto creato è in grado di reggere i vari colpi e proseguire nel suo cammino.

E’ un racconto scritto con molta delicatezza, forse uno stile d’altri tempi la cui lentezza a volte rende meno scorrevole la lettura, ma è una questione di gusti. La cosa che invece non ho molto apprezzato è che nella prima parte la voce narrante è Ian e nella seconda parte la storia ricomincia raccontata dal punto di vista di Penny e quindi, a parte qualche scena inedita, si rileggono gli stessi dialoghi e si rivivono le stesse situazioni e questa doppia lettura nello stesso romanzo non l’ho gradita molto.

Comunque è una storia molto carina e delicata di cui consiglio la lettura.

 

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