Recensione di “Mascarado” di Runny Magma

 

 

 

 

 

 

: Una popstar mascherata. Un sexy shop. E la cotta di una vita…

Il sexy shop di Matteo è sommerso dai debiti. Gli spogliarelli dello stravagante coinquilino e commesso, il brasileiro Nuno, non sono più sufficienti ad arginare la crisi. In crisi, ma matrimoniale, è anche Iacopo, ex compagno di scuola di Matteo. Fra i due in passato c’è stato qualcosa di particolare ma irrisolto e, ora che lo ha ritrovato, Matteo è intenzionato a non farsi scappare la fantasia di una vita. Nuno è ancora più ottimista, dato che si è convinto di accaparrarsi la taglia sul misterioso cantante mascherato del momento per risollevare le sorti del negozio. Le resistenze di Iacopo, avvocato di buona famiglia e ligio alle apparenze, appaiano però insormontabili. Per non parlare della popstar, la cui identità è nascosta a scopo di marketing da un intero staff. Ma le maschere alla lunga risultano soffocanti e in un giorno può succedere quanto non succede in una vita.

 

Come il precedente romanzo che avevo letto di Runny Magma, anche questo si è rivelato una vera piccola perla: frizzante, con note di umorismo qua e là, due protagonisti solidi e uno sfondo di personaggi secondari e ambientazioni variopinti e ben costruiti. Anche qui Runny si dimostra abile nel raccontare la storia da più punti di vista e piani cronologici, alternando quindi non solo le diverse prospettive di Iacopo e Matteo, ma inserendo anche uno Iacopo e un Matteo adolescenti e studenti di liceo, nel momento in cui per la prima volta le loro strade si incontrano e realizzano di provare attrazione reciproca, il tutto senza però appesantire la narrazione complessiva frammentandola. Nonostante cronologicamente questo sia il suo primo romanzo pubblicato, lo stile è come quello dell’altro libro che avevo letto, uno stile leggero, ironico, realista: uno stile che evidentemente l’autore ha ben testato prima di mandare alle stampe i suoi lavori, e che di conseguenza è solido, senza troppi inceppi. Ho molto apprezzato la tematica della vecchia fiamma che ritorna anni, delle strade che si incrociano di nuovo, e sono i personaggi stessi, Iacopo soprattutto, a chiedersi cosa questo significhi effettivamente nelle loro vite. Esiste il destino? Quante probabilità c’erano che Iacopo per caso vedesse Matteo per strada e decidesse di tornare in contatto con lui? Se Matteo è il personaggio probabilmente più approfondito, quello che “parla” di più, Iacopo è indubbiamente quello più portato all’introspezione, proprio per via della sua vicenda personale, introducendo così il secondo tema del romanzo, quello portante, quello che da il nome al titolo: il tema delle maschere, della finzione, del celare il vero sé dietro un velo di sotterfugi o, nel caso di Eros, di silicone. Mi è piaciuto come parallelamente a Teo e Iacopo sia stata portata avanti anche la storia di Eros e Nuno, senza tuttavia lesinare su nessuno di loro, scrivendo tutto quello che c’era da scrivere, non una parola di più del necessario, né una di meno.

 

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