Recensione: “Con il cuore in subbuglio” di Tiziana Iaccarino

 

 

 

 

 

 

Dopo aver perso sua madre a causa di una malattia, Morena è rimasta sola con un padre severo ed egoista che non le offre l’amore sperato. Completamente in balia degli eventi, la ragazza smette di vivere: non mangia più, non sogna più e non ha alcuna gioia a farle godere i suoi venticinque anni.

Un giorno suo padre decide di farle vivere un’esperienza all’estero dove una famiglia inglese la accoglie come una figlia e le fa riscoprire i valori e la bellezza della vita.

In un luogo quasi magico dove il tempo scorre lentamente e niente è come sembra, la ragazza incontra un individuo misterioso che le sconvolge l’esistenza.

Per la prima volta il suo cuore comincia a galoppare nel petto per un uomo, ma Sir James Coleman ha un passato oscuro alle spalle, una barba folta, i capelli lunghi e lo sguardo triste, quasi assente, come a contemplare qualcosa che non c’è.

In paese si mormora che porti con sé una maledizione da cui non riesce a liberarsi e nessuno vuole avvicinarsi alla sua casa per paura e diffidenza, tranne Morena. Ma quando la ragazza scopre ciò che si cela dietro quell’uomo, sarà troppo tardi…

“Con il cuore in subbuglio” è una storia che tocca le delicate corde dell’animo, nel momento in cui non ti aspetti che esso possa lasciarsi andare ai sentimenti che hai nascosto o represso.

“Guardami un’ultima volta e lascia che resti per sempre nei miei occhi.”

Una bellissima e triste poesia di Ungaretti recita questi meravigliosi versi:

Passa la rondine e con essa l’estate,
E anch’io, mi dico, passerò…
Ma resti dell’amore che mi strazia
Non solo segno un breve appannamento
Se dall’inferno arrivo a qualche quiete…

Sotto la scure il disilluso ramo
Cadendo si lamenta appena, meno
Che non la foglia al tocco della brezza…
E fu la furia che abbattè la tenera
Forma e la premurosa
Carità d’una voce mi consuma…

Questo bellissimo e delicato romanzo è senza dubbio una lettura da non perdere assolutamente.

Una storia narrata con una delicata e dolorosa malinconia che muta nel corso della lettura con picchi emozionali intensi e forti, dalla tristezza alla solitudine, dallo sconforto alla curiosità, dalla paura alla gelosia, alla passione e al potere immenso dell amore.

Un romanzo che merita innanzitutto un elogio per la cura della lingua Italiana.

Leggere questa autrice è un piacere per l’attenzione che dedica alla forma, alla narrazione e alla grammatica.

La descrizione dei luoghi è così accurata che ad ogni pagina si spalanca una nuova finestra che affaccia su un nuovo panorama.

Ogni personaggio della storia ha la sua personalità, la sua caratteristica vitale e Tiziana Iaccarino ci sorprende per il modo in cui riesce a descriverci un personaggio da lontano, come una macchina fotografica dallo zoom potentissimo che ci mostra i protagonisti avvicinandone i tratti e ingrandendo via via l’immagine, usando le parole come se fossero lo zoom di un fotografo professionista, uno zoom che ci fa vedere perfino ciò che è racchiuso nell’anima dei suoi personaggi.

L abilità descrittiva ci fa sentire parte integrante di quei paesaggi inglesi, ci fa vivere i profumi della cucina della casa in cui si trova, ci fa tremare per la tempesta che si abbatte contro gli alberi e le case e contro il cuore di una ragazza così fragile e delicata. Una ragazza che soffre per la perdita della mamma, che non ha più interesse per la vita e ha abbandonato la cura di se stessa.

Mangia poco, è pelle e ossa e ha perso quella sua bellezza naturale che sembra essersi spenta perfino nei suoi occhi. Suo padre preoccupato decide di mandarla in Inghilterra per tre mesi in modo che si riprenda, magari stimolata da una nuova vita e da una cultura diversa.

Nulla sembra colpire Morena, tutto le scivola sulla pelle, sull’anima e sul cuore per quanto la famiglia che la ospita faccia di tutto per rendere più piacevole la sua permanenza.

Una stasi della mente e del cuore, una vita messa in stand by fino all’incontro con un uomo misterioso di cui nessuno del paese sembra voler parlare, un uomo solitario dalla barba lunga e i capelli incolti, lo sguardo forse perfino più triste del suo. Un uomo da cui bisogna stare alla larga perché pericoloso, perché tutti sanno ma nessuno ha voglia nemmeno di pronunciare il suo nome, e lei in quell’uomo così triste e solo vede forse un po’ il riflesso di se stessa, e nasce la voglia di capire e di scoprire cosa si cela dietro quello sguardo.

Diventa una fissazione, combattuta tra la curiosità di conoscerlo e la paura di dover scoprire qualcosa che potrebbe farle molto male.

La vita di Morena subirà un cambiamento brusco e radicale, con il cuore in subbuglio si fanno follie e James si troverà a dover lottare contro il suo passato, dovrà trovare la forza di ricominciare non solo a vivere ma anche a non aver mai più paura di amare.

Una storia intensa, con colpi di scena inaspettati.

Una storia in cui due persone scoprono di non poter fare a meno l’una dell’altra quando l’essenziale è in ciò che non avremmo mai creduto potesse essere indispensabile.

Un romanzo che mi ha tormentato il cuore, che ha alimentato la mia curiosità e la mia voglia di scoprire tutta la storia di James, che mi ha fatto sospirare con gli occhi alzati verso il cielo quando ho letto la parola fine.

Complimenti all’autrice, è uno dei più bei romanzi che abbia letto quest’anno e lo raccomando vivamente a chi ama il genere rosa perché qui ci sono tutte le sfumature dell’amore.

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