Recensione “Caccia finale” di C.K. Harp

 

 

 

 

Jaxon Davis è un agente dell’FBI, un passato tormentato alle spalle e un futuro incerto davanti ai propri passi. Solo una costante gli permette di respirare e godere della vita che ha scelto: Landon Green. Lui è la sua salvezza, l’anima capace di trasmettergli amore, felicità, sentimenti che lui ha creduto di non poter più sperimentare e, nonostante i problemi che si intersecano nella loro storia appena avviata, Jaxon sa che non esiste nessun altro in grado di farlo sentire così vivo. È per questo che, nel momento in cui il suo passato torna a chiedere il conto di una gioia appena conquistata, ogni fibra del suo universo si sgretola e rimbalza a terra, spargendosi in mille pezzi quasi impossibili da recuperare. Perché il killer a cui Jaxon dà la caccia da anni si è solo nascosto, ma non lo ha dimenticato.
Dov’è Landon? Chi lo ha rapito? E chi si cela dietro Anonymus?
Una vera corsa contro il tempo, una caccia finale che vi terrà con il fiato sospeso fino all’ultima pagina… Perché non è vero che la Terra gira intorno al Sole, se questo smette di risplendere e scaldare un cuore spezzato.

 

Il libro è uscito da un po’ e io non avevo ancora trovato il coraggio di mettermi a scrivere la recensione. No… ho aspettato, ho tergiversato, l’ho portata per le lunghe, ma nonostante tutto non sono riuscita a dire addio a Jax e Lan. Esatto, dirgli addio, perché per me scrivere una recensione è un po’ come salutare i personaggi, e sapendo perfettamente che questo è l’ultimo libro della serie è proprio un addio.

Se solo ci penso mi viene un nodo allo stomaco. Ho trascorso insieme a loro dei bellissimi mesi, tra risate, insulti all’autrice e grandi pianti, e ora devo tagliare il cordone ombelicale.

Storia meravigliosa, quell’amore che sboccia tra le righe e tiene duro nonostante le avversità. Badate bene, non è un romance, se vi aspettate cuori e fiori allora avete sbagliato autore, almeno in questo caso, perché cuori e fiori ci sono, ma fanno da sfondo al thriller che nasce e cresce tra le pagine della trilogia.

Alcune volte durante la lettura mi sono trovata a ripetermi: “No, non leggere, non andare avanti”, perché ho avuto sinceramente paura di quello che la mente non proprio sana dell’autrice avrebbe potuto partorire… Allora la chiamavo e la stalkeravo per sapere in anticipo cosa sarebbe successo, insomma, un libro, anzi no, una serie che ti tiene sulle spine dalla prima all’ultima pagina.

Se siete sensibili o deboli di cuore, vi consiglio di fare attenzione ad alcune scene, l’autrice è veramente in grado di farti sentire sulla pelle quello che i protagonisti stanno provando!

Ben scritto, scorrevole, e assolutamente perfetto.

Non l’avete ancora fatto? Non so cosa stiate aspettando, immergetevi anche voi nelle vite caotiche di Jaxon e Landon.

Solo una cosa… Ma, Proud?

 

Sensualità: 

Recensione: 

Editing: 

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