Recensione “Basta chiedere” di Megan Maxwell

 

 

 

 

 

Nonostante le continue litigate per via dei caratteri così diversi, Eric Zimmerman e Judith Flores sono ancora innamorati come il giorno in cui i loro sguardi si sono incrociati per la prima volta. Insieme hanno formato una bella famiglia che amano follemente e per la quale sarebbero in grado di fare qualsiasi cosa. L’avvocato Björn e l’ex tenente Mel continuano la loro bella storia d’amore e indubbiamente convivere è stata la scelta giusta, ma c’è qualcosa che coronerebbe il loro sogno d’amore e che Björn non riesce a ottenere dalla sua amata: il definitivo sì. Le relazioni delle due giovani coppie stanno procedendo alla grande: si amano, si rispettano e tutto sembra illuminato dalle stelle più luminose, fino a quando, improvvisamente, il passato li raggiunge e rimette tutto in discussione. Saranno in grado di superare anche questa svolta inaspettata o, al contrario, le loro vite cambieranno per sempre?

Basta chiedere, l’attesissimo nuovo romanzo di Megan Maxwell, è anche il più sensuale, erotico e romantico della serie.

Quarto capitolo della saga “Chiedimi quello che vuoi”, che ha sorpreso le lettrici in quanto eravamo tutte convinte che la storia principale fosse finita con la trilogia e invece l’autrice ci ha fregate.

Di solito non amo il trascinarsi delle serie che in genere perdono di interesse e originalità, e con questo spirito scettico ho iniziato la lettura e invece piano piano, diciamo passati i primi capitoli in cui rivedevo le solite cose e gongolavo credendo di avere ragione, ecco che l’autrice è riuscita a coinvolgermi ancora una volta.

Eric e Judith, Björn e Mel, due coppie da cardiopalma, soprattutto parlando di sesso e in questo caso di sesso estremo. Ormai tutti conosciamo, grazie a Megan Maxwell, il mondo degli scambisti di coppie e l’aspettativa da quel punto di vista non è stata delusa, ripeto, nonostante le mie reticenze. Su questo argomento con questa autrice non ci si annoia mai, nuove situazioni, nuovi coinvolgimenti, nuovi giochi tengono altissima l’aspettativa e l’interesse. Eppure quello che mi ha colpito è l’intrecciarsi della storia: una ex per Eric che fa andare fuori di testa la gelosissima Jud e mentre lui pensa solo a lavorare sodo (forse troppo per accorgersi dei problemi che pian piano si annidano in casa, fra i figli piccoli che stremano la moglie e uno adolescente che rischia di seguire un gruppo di amici poco raccomandabili), Judith cerca di tenere in piedi matrimonio e famiglia. Dall’altro lato troviamo un’importante opportunità per Björn, avvocato rampante che non riesce a distinguere la scarsità morale dei suoi futuri capi, talmente è preso dalla carriera, e una moglie ex tenente abituata a vivere al limite del rischio e del pericolo che, chiusa in casa a fare la casalinga, scalpita e strepita. Insomma, due pentole a pressione pronte a scoppiare e… ovviamente scoppieranno in stile Maxwell.

Quindi, un intreccio di eventi, colpi di scena, litigi e rappacificazioni sempre ben condite dal sesso riparatore che fa ribollire il sangue nelle vene del lettore, fino all’epilogo chiarificatore, il tutto condito dall’ironia spagnola, dalla splendida musica spagnola, dal fuego spagnolo.

Che dire? Chi conosce la Maxwell non può perdere questo romanzo e chi ancora non la conosce si affretti a leggere il primo volume della serie e gustarselo fino all’ultima pagina per poi passare al secondo, al terzo e arrivare a quest’ultimo.

Sensualità: Recensione: 

Editing:

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