Recensione “ADRENALIN. Smartness Series 1” di Emma Altieri

 

 

 

 

 

Ryan sta per realizzare il suo sogno: la Ducati Corse lo vuole come corridore nella sua scuderia. Quando però troverà Jamie Pedrini sulla sua strada, tutto sarà più difficile. Jamie è l’ingegnere e collaudatore della sua moto e lui non può minimamente accettare che una donna abbia fra le mani il suo futuro. L’amore per le moto li accomuna, una forte passione si sprigiona fra di loro fin dal loro primo incontro ma sono tanti gli ostacoli davanti a loro.

Riusciranno a mettere da parte il loro orgoglio e tutti i loro pregiudizi per collaborare nella riuscita del loro sogno?

Jamie e Ryan infrangeranno il muro del suono alla velocità della loro passione. Vi conquisteranno a suon di chilometri sulla pista.

 

E qui gioco in casa…

No, non faccio gare di moto, ma questo adrenalinico romanzo è ambientato nella mia Bologna e per me ha un sapore di casa. Luoghi, nomi, moto, la Ducati (ci lavora anche la moglie del mio capo) insomma tutto mi fa sentire a mio agio. E poi ci sono loro: Ryan e Jamie, una coppia davvero interessante.

Ryan è il nuovo pilota di casa Ducati, ovviamente è un uomo affascinante e di successo, figlio di un importante imprenditore americano dal quale il nostro protagonista fugge per cercare una strada tutta sua e che pare aver trovato nel mondo delle corse di moto.

Jamie invece è l’ingegnere della scuderia, la classica donna un po’ maschiaccio che ama sporcarsi le mani con l’unto dei motori ma che pretende anche rispetto dai colleghi e collaboratori perché, si sa, questo è un mondo molto maschile e maschilista ma se una persona è davvero in gamba ha tutti i diritti che gli venga riconosciuto il suo valore.

L’incontro-scontro fra i due protagonisti segue forse un cliché dei romance dove, all’inizio, i due si detestano e punzecchiano a vicenda e poi si innamorano perdutamente. Tuttavia bisogna sempre fare i conti con il modo che l’autore usa per sviluppare la storia. Leggendo questo storia ho infatti notato che Emma Altieri ha la capacità di scrivere in maniera fluida e frizzante, coinvolgendo il lettore e mettendo in campo temi importanti come la perdita di un genitore e la relativa analisi psicologica ed emotiva del figlio che si porta dietro il lutto per tutta la vita; o anche il difficile tema dell’emancipazione dalla famiglia di origine, quando questa è troppo invadente e preme per decidere al posto dei figli, tarpando loro le ali.

Tanta ironia, grandi sentimenti e una bruciante passione vi terranno compagnia per qualche ora facendovi sognare ma anche tifare durante le gare motociclistiche del nostro Ryan.

Un libro consigliatissimo!

 

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