RECENSIONE a “TUTTO SU MIO PADRE” di Sylvia Kant

 

 

 

 

 

Sandro e Maura sono sposati da circa dieci anni, ma non possono certo definirsi due santi.

Tradimenti, differenze sociali e incomprensioni di una storia nata già sbagliata mettono in crisi il loro matrimonio. Solo l’affetto per la figlia Eva è forte e profondo. Ma persino questo sentimento, l’unico per cui riuscire a trovare il modo di non fare della separazione un sanguinoso campo di battaglia diventa, invece, la miccia, il pretesto, il luogo dell’odio che totalizza e tutto spazza via. Una vicenda familiare feroce e appassionante, una guerra in nome dell’amore dove il verbo amare viene coniugato solo all’imperfetto del tempo sprecato e del futuro perduto.

Sylvia Kant, già autrice di due bestseller erotici, ha smesso per un attimo i panni della dark lady, e scritto un romanzo intenso, coraggioso, ma soprattutto autentico. Impossibile smettere di leggerlo o dimenticarlo, una volta girata l’ultima pagina.

 

In una parola: favoloso!

Per chi ha conosciuto la Kant di “Prova ad amarmi” e si aspetta un genere simile dico subito che è fuori strada. Non siamo davanti a un romance, né a un dark, bensì ad un romanzo contemporaneo dove di amore di coppia se ne vede ben poco e di sesso ancora meno.

Ho apprezzato moltissimo questo cambio di registro dell’autrice che, nonostante avesse vita facile nel genere romance/erotico e avrebbe potuto scriverne ancora dopo il meritato successo del suoi primo libro, ha deciso di mettersi in gioco rischiando molto. A mio avviso ne è valsa la pena perché ha dimostrato di essere una grande autrice con questa nuova opera.

Uno schiaffo il pieno viso, così lo definirei. Una storia tragica, talmente drammatica da risultare a tratti quasi surreale eppure realistica. Un divorzio, un amore che finisce, se mai c’è stato aggiungo, e una figlia nel mezzo. Una battaglia non solo per l’affidamento ma anche solo semplicemente per poterla vedere. Lo strazio di un padre che lotta, vive, spera e continua a combattere contro i mulini a vento. Da solo contro tutti, una giustizia inesistente, una ex moglie che rasenta la pazzia, la sua stessa figlia vittima del sistema che non la tutela.

Pagina dopo pagina la mia rabbia cresceva di pari passo con la consapevolezza che troppe famiglie vivono lo stesso dramma, forse attutito dal buon senso in molti casi, eppure ancora troppo presente. E inerme procedevo nella lettura sperando in un lieto fine ma non vi svelerò cosa accade, non è questo il punto. Perché il dolore di questo padre e della sua adorata bambina erano troppo grandi.

Intensa la scrittura, cruda e dura sì ma mai pesante o banale. Precisa e coinvolgente. Dei personaggi che mi sono entrati dentro, che ho visto negli occhi e tenuto per mano tanto parevano veri e vivi, coi quali ho pianto e sperato, e che a volte avrei tanto voluto difendere.

Magistrale!!!

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