RECENSIONE a “NAISSANCE” di Azzurra Targa

 

 

 

 

Se c’è qualcosa che davvero Diego vorrebbe evitare, quello è Naissance, il paesino delle Alpi Graie in cui, molti anni addietro, una tragedia ha distrutto la sua famiglia. Adesso che suo nonno non c’è più, però, Diego – all’anagrafe Diego Armando in onore di Maradona – si mette in macchina e lascia la sua vita tranquilla nel Vomero per lanciarsi di nuovo nelle tenebre del passato e leggere il testamento del nonno. Quando però mette piede nello chalet dopo tanti anni, prima ancora dei ricordi ad aggredirlo c’è lei, Neige: capelli rossi, occhi intensi, efelidi che le coprono la pelle chiarissima, vestiti bizzarri. Neige, la ragazza che si è occupata di suo nonno negli ultimi tempi della sua malattia e che adesso è lì a piantar grane. Diego non ha nessuna intenzione di lasciarsi coinvolgere da lei, né tanto meno di riaprire il libro chiuso dei ricordi, ma la vita sembra avere altri piani per lui e per il suo tempo da trascorrere a Naissance, il paese della rinascita.

Una novella natalizia che porta con sé il profumo della neve e il calore di quei posti che il cuore non può fare a meno di chiamare “casa”.

Una bellissima novella natalizia che incanta ed emoziona.

Ci troviamo sui monti innevati a Naissance, le strade sono ricoperte di candida neve, tutti sono, o almeno sembrano, felici e sereni, tutti tranne Diego Armano. Di origini campane come si evince dal nome, scuro di pelle e di animo, il nostro protagonista odia la neve, la odia con tutto se stesso e ne ha anche validi motivi visto che una slavina gli ha portato via i genitori quando ancora era un bambino, eppure la rabbia che porta nel cuore gli ha sempre impedito di vivere a pieno e felicemente la sua vita. Il nonno ci ha provato con tutto il suo amore, gli ha anche trasmesso e insegnato un lavoro, quello di intagliatore di legno, che lo ha reso benestante, ma non è riuscito a scalfire la corazza che il bambino Diego ha costruito attorno al suo cuore e che il Diego adulto ha contribuito a rafforzare. Morto il nonno Diego torna nello chalet che lo ha visto bambino e dove ha lasciato solo l’anziano parente fino alla morte. Nello chalet però vive la “badante” del nonno una giovane particolare e stravagante di nome Neige, Neve. Fra i due è odio a prima vista, figurarsi se Diego può tollerare una donna, di nome Neve e per giunta bizzarra.

Tuttavia nel giro di pochi giorni trascorsi insieme i due avranno modo di conoscersi, punzecchiarsi, confidarsi i rispettivi dolori. Entrambi chiusi e soli possono amarsi e ferirsi oppure dare la svolta che le loro vite aspettano da sempre.

Una scrittura attenta e puntuale, molto ricercata seppur fluida e scorrevole, a tratti quasi poetica ed evocativa che permette di immedesimarsi fino a vedere la neve candida e fredda e poi scaldarsi al fuoco della passione.

Consigliato!!

Sensualità: 

Recensione: 

Editing: 

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