Recensione “A CARTE SCOPERTE” di Marni Mann

 

 

 

 

 

 

Non mi picchiava perché pensava che avessi messo gli occhi su sua figlia. Mi picchiava perché poteva. Perché avevo bisogno della sua casa e del suo cibo, e della sua cosiddetta cura. Mi picchiava perché sapeva che non mi sarei ribellato. Sono passato da una famiglia violenta all’altra ed erano tutte uguali: il gusto del sangue sulla mia lingua, il suono delle ossa rotte nelle mie orecchie.

Era quella la mano di carte che mi era capitata. Ma quando finalmente sono riuscito a sfuggire da quel sistema che mi ha lacerato e distrutto, ho dedicato la mia vita a vendicarmi di coloro che avevano alzato le mani su di me, che mi avevano sputato addosso, che mi avevano detto che io ero niente.

Ero pronto a combattere. L’ambiente in cui mi muovevo mi ricordava costantemente chi fossi e da dove venissi. E l’attività era fiorente.

Poi ho conosciuto Brea. Lei è stata del tutto inaspettata, come un jolly in un mazzo di carte. Potevo percepire il suo passato doloroso, ma ho fatto della sua luce il mio nutrimento. Era la fuga dalle tenebre che mi circondavano. Il mio momento di libertà.

Poi quel momento è finito.

E non appena si è aperta la porta, i miei peggiori incubi erano lì ad aspettarmi. Brea era stata risucchiata dall’ombra della mia distruzione e alla fine aveva visto il mio lato peggiore.

Posso dirvi che questa recensione non è per niente facile da scrivere? Diciamo che le emozioni che ho provato durante tutta la lettura sono state tremendamente in contrasto tra di loro. Rabbia e gioia, amore e dolore, sorrisi e lacrime. Un vortice di sensazioni che si sono susseguite e mi hanno letteralmente risucchiato.

Un passato pesante come un macigno per entrambi i protagonisti. Una maschera che si sono costruiti attorno e che li ha avvolti come un mantello. Una maschera che è la causa e l’effetto di tutto quello che ruota attorno alla loro storia. Un lavoro insolito per lui, un segreto da mantenere e proteggere, una donna cocciuta e testarda. Una donna che sa cosa significa perdere tutto e ricostruirsi, una donna che ha bisogno di amare e di essere amata.

Tra partite a poker e appartamenti in affitto, la storia di Brea e Trapper cresce. I due si compensano a vicenda, le loro vite sembrano migliorare e le ferite del passato cicatrizzarsi. Ma basterà l’amore a salvare quando le verità verranno a galla?

Colpi di scena che ti spezzano il fiato in gola, sentimenti forti che ti colpiscono come un pugno nello stomaco, due vite che per troppo tempo hanno visto solo nubi, due vite pronte a veder splendere il sole.

Un’autrice in grado di portarti in alto, farti cadere e poi rialzarti di nuovo. Un’autrice in grado di non appiattire mai la storia, di farti rimanere incollata alle pagine e farti godere la trama.

Ben scritto e sicuramente molto scorrevole, grazie anche alla bellissima caratterizzazione che l’autrice riesce a dare ai propri personaggi.

Da leggere? Assolutamente sì. Non il classico erotico e nemmeno il classico romance. Un genere a sé che riesce a catturare l’attenzione del lettore.

 

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